Salute in gravidanza
La gravidanza, come ben sappiamo, è uno dei momenti più belli e speciali che una donna possa vivere con il proprio uomo. Allo stesso tempo, però, il periodo di nove mesi della gravidanza è anche molto delicato e per questo motivo è sempre meglio prendere delle precauzioni in modo da evitare eventuali problemi insorgenti sia per la mamma che per la piccola creatura. Succede molto spesso, infatti, che si possano contrarre delle malattie infettive piuttosto gravi durante il periodo della gravidanza.
In particolare, tra le patologie più gravi che colpiscono anche il bambino vi sono la rosolia e la toxoplasmosi. Durante le prime 8-10 settimane di gravidanza è più facile che la mamma contragga uno di questi virus, i quali però durante questo primo periodo non dovrebbero essere troppo nocivi per il bambino in quanto la placenta funge da scudo per il feto. Ovviamente ciò è valido nel momento in cui la barriera protettiva funziona, mentre in caso contrario la trasmissione della malattia al bambino potrebbe essere molto più probabile e potrebbe causare gravi danni tra cui difetti dell’udito o della vista oppure malformazioni vere e proprie. Proprio per questo motivo, è molto importante che la mamma si informi in anticipo e prenda in considerazione il livello di rischio di ammalarsi di queste patologie particolari. Analizziamo quindi queste malattie in gravidanza.
La rosolia
Innanzitutto, la rosolia si riconosce grazie alla presenza di piccole macchie rosse che segnalano il rigonfiamento dei linfonodi della nuca e del collo. Nonostante ciò, la malattia è spesso asintomatica. Come già detto, se questa malattia viene contratta in gravidanza potrebbe essere molto pericolosa in quanto nei casi più gravi potrebbe portare addirittura ad un aborto spontaneo o alla contrazione da parte del bambino della cosiddetta sindrome della rosolia congenita.
Dopo le 20 settimane di gravidanza questo rischio si riduce considerevolmente, quindi mantenete la calma. La malattia, inoltre, non si presenta due volte, per cui se la mamma l’ha già contratta in precedenza può stare tranquilla perché avrà già sviluppato gli anticorpi adatti per evitare la ricaduta per la patologia. In caso contrario, invece, esistono delle prevenzioni molto importanti da effettuare per fare in modo che la malattia non si ripresenti. La prima prevenzione e quella più importante che abbiamo è il vaccino ed è necessario che questo venga fatto nel momento in cui si desidera una gravidanza e non si ha mai contratto la malattia.
La toxoplasmosi
La toxoplasmosi, invece, è una malattia molto diffusa nonostante la maggior parte delle persone infette da questo virus non ne siano a conoscenza. Proprio per questo motivo e per il fatto che non esiste un vaccino per contrastarla, questa patologia è molto temuta. Tra i sintomi si possono avvertire al massimo un po’ di stanchezza seguita da una leggera febbre e dal gonfiore dei linfonodi della nuca, ma questi sono sintomi che facilmente potrebbero essere confusi con altre malattie. La patologia, in generale, è innocua per gli adulti, ma può essere molto pericolosa se contratta durante la gravidanza in quanto il virus è in grado di superare la placenta per colpire il feto, causando conseguenza irreparabili come danni cerebrali e cecità.
Ma come si fa a sapere di aver contratto questa malattia durante la gravidanza? Innanzitutto è opportuno sottoporsi al toxo-test per verificare se si è contratto il virus. Si tratta di un semplice esame del sangue attraverso cui si cercano di identificare gli anticorpi di questa patologia. Questi vengono identificati attraverso le immunoglobuline di tipo M e G. Le prime vengono trovate nel sangue durante la fase acuta della malattia, mentre le seconde indicano semplicemente la presenza di anticorpi che si sono creati per aver già sconfitto la malattia in precedenza.
Nonostante tutto ciò, inoltre, vi sono alcune regole che garantiscono la prevenzione della toxoplasmosi e sono:
- Non mangiare carni crude, oppure cotte al sangue e insaccati, ad eccezione del prosciutto cotto, crudo, della bresaola e della mortadella, a patto che questi ultimi due siano molto stagionati;
- In presenza di gatti in casa, bisogna maneggiare la lettiera e le feci dell’animale domestico con i guanti in quanto il maggiore portatore di questo virus sono proprio le feci del gatto che possono contaminare addirittura i terreni in cui le nostre verdure vengono coltivate;
- Un’altra regola fondamentale sarebbe quella di lavare con cura gli ortaggi crudi e possibilmente bisogna farlo più di una volta in modo da evitare qualsiasi contatto con il virus.
- Infine, per gli stessi motivi, sarebbe opportuno indossare i guanti anche mentre si fa giardinaggio, in quanto come già detto le feci portatrici di virus potrebbero contaminare i raccolti e il terreno in cui si fanno crescere i frutti e gli ortaggi.
In conclusione, come ben si sa, prevenire è meglio che curare e per questo il consiglio che mi sento di dare sarebbe quello di effettuare sempre tutte le vaccinazioni necessarie per non incorrere in malattie che potrebbero risultare molto gravi.
Oltre a ciò, bisogna sempre prestare molta attenzione all’igiene personale e a quella della casa e restare allo stesso tempo tranquille e rilassate in quanto solo così potrete gustarvi questi momenti irripetibili che trasformeranno la vostra gravidanza nel periodo d’attesa più bello della vostra vita.